STEP #26 - LA CHIMICA E GLI STRUMENTI

 La batteria che alimenta il registratore grafico dell'anemografo è una batteria al Litio. Il litio è un metallo appartenente al primo gruppo della tavola periodica degli elementi e fa parte dei cosiddetti metalli "alcalini". Il suo uso a livello industriale è parecchio diffuso, soprattutto nelle batterie, grazie alle sue caratteristiche chimiche che lo rendono un ottimo elemento per la costruzione di batterie che sfruttano lo scambio di ioni per creare energia. Il litio, infatti, è un metallo molto reattivo a causa della sua configurazione elettronica: presenta un solo elettrone sullo strato più esterno e pertanto è coinvolto in legami ionici, cedendo il suo unico elettrone di valenza (sulo strato esterno).

Il litio metallico appena tagliato è lucente e di colore argenteo; osservato per trasparenza in strato sottilissimo è di colore blu. Fonde a 179 ºC e bolle a 1317 ºC con formazione di vapori rossi; è assai tenero, tanto da poterlo tagliare con un coltello; ha un elevato calore specifico (0,85 cal/g a 25 ºC) ed è il più leggero degli elementi non gassosi, con una densità all'incirca pari a metà di quella dell'acqua. 




Un cenno importante è quello ecologico; le batterie al litio, infatti, potrebbero sfruttare le radici di una pianta per accumulare maggiore energia Le pile ecologiche si alimentano grazie ad una pianta. Questo nuovo tipo di batterie rappresentano una soluzione originale nel campo dell’alimentazione ecosostenibile dei dispositivi elettronici. Si tratta, in pratica, di una scoperta di alcuni ricercatori della Rice University a Houston (Texas), che hanno individuato nelle radici di una particolare pianta tintoria, la Robbia, un'alternativa di alimentazione più ecologica ed economica rispetto alle tradizionali batterie al litio.

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