STEP 28 - SINTESI FINALE

 Ed eccoci qui, siamo giunti alla fine di questo percorso alla scoperta dell'anemografo. Potremmo andare in giro per il mondo a parlare di questo strumento perchè conosciamo tutte le sue pronunce nelle varie lingue (step #1). Facendo un resoconto, l'anemografo è uno strumento che misura graficamente l'andamento dell'intensità del vento, è molto usato nella meteorologia (step #4), soprattutto per prevedere l'andamento del meteo in una certa zona geografica. Vi sono più tipo di anemografo (step #5), ognuno funziona in maniera differente, ma la funzione è sempre la medesima.

Abbiamo visto quanto questo strumento sia antico, ideato da Leonardo da Vinci (step #09), e come nel corso della storia si sia evoluto soprattutto per quanto riguarda i materiali che lo costituiscono (step #08). Abbiamo, poi, trovato l'anemografo in un film, ne "Il ragazzo che catturò il vento" (step #12); è proprio il vento protagonista del post sui numeri (step #15), nel quale abbiamo approfondito come al variare dell'intensità del vento, che può essere rilevata dall'anemografo, viene associato un numero, da 1 a 10, crescente quanto maggiore è l'intensità.

Abbiamo poi visto lo strumento nelle sue specifiche tecniche, dunque nella sua anatomia (step #16) e i vari brevetti (step #17), scoprendo che esistono brevetti antichissimi, a dimostrazione di come questo strumento fosse già importante secoli fa. Passando poi alla ricerca di francobolli che rappresentassero questo strumento (step #18), ci siamo sbizzarriti a creare un abbecedario (step #19), all'interno del quale per ogni lettera dell'alfabeto corrisponde una parola legata all'anemografo.

Sono stati inseguito ricercati dei marchi dello strumento (step #20), passando poi alla caccia di fumetti che rappresentassero il nostro strumento, e ne abbiamo trovati tanti sebbene fosse impensabile! (step #21). 

Abbiamo, poi, creato un manuale d'uso costruito ad hoc da noi (step #22), per poi addentrarci nell'ambito della chimica (step #26) e della letteratura (step bonus).

E' stato, insomma, un viaggio lungo e tortuoso, ma interessante, alla scoperta di uno strumento che magari può passare inosservato, ma nella quotidianità è indispensabile per le nostre vite. 

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